Mi sono innamorato di Gian Maria Volonté, un attore italiano vissuto tra il 1933 e il 1994, quando l’ho visto nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Elio Petri, 1970). Considerato (almeno da me) il Jack Nicholson italiano, sia per la somiglianza fisica che per l’esasperata espressività facciale, Gian Maria Volonté ha recitato in alcune pietre miliari del cinema, come Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964) e I senza nome (Jean-Pierre Melville, 1970), distinguendosi per aver partecipato a film con un forte sfondo politico (d’altronde era iscritto al PCI). Nonostante non abbia mai raggiunto la fama di altri suoi colleghi, nel corso della sua vita ha vinto numerosi premi, ed è considerato da molti uno degli attori italiani più bravi della storia.
Cosa che confermo inserendolo direttamente nella classifica dei miei attori italiani preferiti di tutti i tempi. Non solo bravo, ma dotato anche di un fascino magnetico esercitato da quello sguardo profondo e pensieroso.







