Chi mi conosce lo sa: anch’io faccio parte di quella cricca di scrittori maledetti che amano la notte, la drammaturgia, l’auto-distruzione, la pioggia e le canzoni tristi. Ebbene, quale evento più nefasto per noi giovani baudeleriani dell’arrivo del caldo, delle giornate lunghe e dei tormentoni estivi che cantano “sole, cuore, amore”?
Per questo ho deciso di stilare una lista di cose che possono rincuorare i feticisti dell’inverno (per questo e anche perché domani ho un esame e piuttosto che studiare mi faccio tornare la voglia di scrivere che ormai uso solo come scusa per non adempiere ai miei doveri).
- Si può fumare affacciati alla finestra senza il rischio di una bronchite. Per quanto gli agenti atmosferici rafforzino l’animo, sono nemici per i fumatori. Accendersi una sigaretta con il vento che ti corrode la faccia significa imparare a bestemmiare al contrario; con il caldo alle porte, invece, niente ti impedisce più di spalancare la finestra come Biancaneve e cominciare un’analisi antropologica delle persone che sfilano sotto gli occhi mentre i tuoi polmoni danno il benvenuto al catrame.
- Le bollette sono più basse e puoi permetterti di studiare sotto la doccia. Niente più paura di accendere la caldaia senza farti vedere dai tuoi coinquilini; niente più stress di spegnere tutte le luci e assicurarti che la notte regni anche nel frigorifero. Estate significa sole, e sole significa meno soldi a Enel: complottisti anticonformisti crudisti che vi lamentate della società capitalista e che vorreste andare a vivere in una capanna in Siberia lavandovi nel fiume insieme agli orsi polari, rallegratevi. D’ora in poi le bollette le pagate con i soldi del Monopoly.
- Nudi sotto le coperte, nudi per sempre. È finito il tempo dei maglioni vintage comprati al mercato delle pulci: il nudismo sarà la vostra nuova passione. Potrete andare a dormire nudi e sognare di sposare quella dolce invenzione che è il lenzuolo senza preoccuparvi che vi sudino le ascelle. Potrete godere della brezza estiva che scivola sul vostro corpo bagnato. Potrete avere un’erezione e sfruttarlo come mensola porta-oggetti. Insomma, il nudismo si trasferisce dalle spiagge in città… il che ci porta subito al punto numero quattro.
- Scopofilia portami via. Esistono gli zoofili, i coprofagi e i necrofili. Ma esiste anche un altro feticismo che appartiene un po’ a tutti, comprese le suore che si bagnano alla vista degli addominali di Gesù Cristo: la scopofilia. Che altro non è che voyeurismo. Perché sì, a tutti piacciono le ragazze in reggiseno e i ragazzi che hanno tutte le magliette a lavare perché madide di sudore e quindi girovagano sfoggiando pettorali e glutei marmorei. Premio della critica ai ciclisti che spingono il voyeurismo oltre e rasentano il porno, sfrecciando mezzi nudi per le strade e promuovendo l’arte dell’anal con il sellino.
- Giornate-più-lunghe significa più tempo, e più tempo significa più tempo. Avete presente quel libro che avete abbandonato nell’esatto momento in cui avete realizzato che siete studenti universitari e oltre alle amicizie, ai progetti per il futuro, a nonna che vi chiede della fidanzatina e alle serie-tv dovete anche studiare? Be’, finalmente potrete finirlo e iniziarne un altro… che ovviamente non finirete prima dell’inverno e sarà comunque fonte di stress psicologico per i mesi successivi.
- Leggeri e leggiadri. Con la vocazione al nudismo vi sentirete d’un tratto più leggeri, nonostante la bilancia farà di tutto per mentire e affermare che le settanta pizze che vi siete scofanati durante l’inverno avevano più di cento calorie. Meno vestiti addosso vi permetteranno di volare… o quasi. Ma senza quelle giacche talmente ingombranti da ostacolarvi l’ascesa come passeggero modello su BlaBlaCar riuscirete a fare più cose. Forse perfino uscire di casa.
- Tra poco è di nuovo Natale. Sì, lo so che siamo a malapena ad Aprile, ma ciò non toglie che quando sarà estate saremo già prossimi al Natale. E a tutti piace Natale. Regali, dolci, soldi da parenti che pensavate fossero estinti… Nessun giorno è come il Natale.
Tranne il solstizio d’inverno. - Le tempeste estive saranno come far l’amore dopo che pensavate di essere frigidi. Vivere una tempesta durante l’estate non è come viverla durante l’inverno. Gli uomini sono fatti male e si sa che dopo un po’ si stufano della quotidianità; per questo esiste l’adulterio. Che funziona un po’ come quella gioia intrinseca che ci assale dopo aver passato un’intera giornata a ustionarci al sole e intravediamo da lontano un banco di nuvole. In quel momento vorremmo che l’apocalisse si scagliasse sulla Terra, che il diluvio universale ci purifichi e che Dio ci pisciasse addosso. Spoiler: succederà.
- GE-LA-TI. Un altro motivo per rincuorarci sono i gelati, vettori di gelo che subito tornerà a permeare il vostro cuore sciolto a causa del caldo e di tutte quelle risate puerili di bambini felici perché ancora lontani dalla pubertà. Se la pizza è il mantra dell’inverno, il gelato è quello dell’estate. Un attimo di eterna freschezza.
- Città che si sentono sole. La gente se ne andrà ad annegare nel mare, a farsi sbranare dalle tigri di montagna o a mangiare cani in Cina. Non ci sarà più inquinamento acustico, inquinamento luminoso o inquinamento e basta: ci sarete solo voi e il rumore delle vostre flatulenze. Ma, sorridete, perché almeno non vi dovrete più scusare con nessuno.