Un altro amore datato Dawson’s Creek, incoronato con l’opera di Bertolucci, The Dreamers – I Sognatori e desiderato ardentemente nell’agghiacciante Funny Games di Haneke.
Michael Pitt, attore, modello e musicista statunitense, classe 1981, è uno di quei fetish sogni adolescenziali che ti porti dietro tutta la vita. Un po’ un guilty pleasure, con il suo fascino tenebroso da musicista anglofono tormentato fine anni ’90, un po’ Pete Doherty versione posso-ancora-salvarlo-dalla-droga. Io l’ho sempre considerato la metà cattiva di Leonardo Di Caprio, come Gengar e Clefairy: stesso fisico, stessi capelli, stessi occhi impenetrabili. Ma la cosa che mi ha sempre fatto impazzire di Michael Pitt sono le sue labbra: morbide, carnose, con quel taglietto sul labbro inferiore che lo rende ancora più sexy.
Sarà anche morto come attore, ma finché non si distruggerà completamente rimarrà un bel faccino da guardare.